TERAMO – Il suo ruolo all’Anas è decisivo per autorizzare le pratiche relative agli accessi sulle strade statali di concessione Anas, così come per le installazioni delle insegne pubblicitarie. Ed era su questa sua autorità che ha fatto leva per farsi pagare tangenti da imprenditori che attendevano le necessarie autorizzazioni: sono tre i casi accertati nell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari, con l’accusa di concussione, un funzionario teramano 60enne in servizio al Compartimento Anas di Pescara (è capo cantiere sorvegliante) e competente sul tratto della statale Adriatica che va da Montesilvano fino a Martinsicuro. Proprio sul tratto teramano della 16 tre imprenditori attendevano da tempo il placet della società delle strade per aprire varchi di una strada privata e di due installazioni pubblicitarie, ma per ottenerle tutti e tre si sono sentiti chiedere un ‘dazio’ in denaro, una mazzetta di circa 300 euro a pratica. Sono state le dichiarazioni univoche dei tre imprenditori, dopo la denuncia di uno di questi, raccolte dagli uomini delle Guardia di Finanza della tenenza di Nereto, a far scattare l’indagine del procuratore Antonio Guerriero, che ha attraverso intercettazioni e documenti ha potuto consolidare il quadro accusatorio che ha portato all’arresto del funzionario Anas, eseguito nella notte. Il gip ha emesso un decreto di sequestro preventivo di 950 euro, equivalente all’ammontare della somma richiesta ai tre imprenditori.
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